In migliaia sono scesi in piazza a Bonn, in Germania, per chiedere misure più drastiche per combattere contro il riscaldamento globale.
A poche ore dall’avvio della COP23, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite che aprirà i battenti lunedì, i manifestanti provenienti anche da Francia e Paesi Bassi, hanno chiesto che venga abbandonata l’energia fossile più nociva, quella prodotta dal carbone.
“I governi internazionali e gli Stati – sostiene Jana Aljets, portavoce del gruppo attivista Ende Gelaende – finora non hanno fatto abbastanza. Il governo tedesco in particolare non ha fatto nulla per rendere possibile una vera protezione del clima. Il che è possibile solo quando usciremo dal carbone ed ecco perché occupiamo le inftastrutture di lignite con i nostri corpi: per fermare la distruzione lì dove inizia”.
La conferenza sarà presieduta dalle Fiji, uno degli arcipelaghi minacciati dall’innalzamento del livello deli mari. Sul palcoscenico tedesco oltre 190 nazioni per provare a rendere operativo l’Accordo di Parigi, nonostante la ‘retromarcia’ di Donald Trump che ha fatto uscire gli Stati Uniti dall’intesa transalpina.