«Vediamo di non fare la fine di quegli altri»
«In bocca al lupo – ha esordito Salvini -, l’Umbria dovrà essere un modello ed un esempio per le altre regioni italiane. Non siamo padroni di quelle centinaia di migliaia di voti, la fiducia che ci è stata prestata bisogna coltivarla altrimenti si fa la fine di quelli che pensavano che si potesse votare anche un posacenere. Le persone sono molto più attente di qualche tempo fa. Ringrazio la stampa locale per come ha seguito il periodo delle elezioni in Umbria, lo stesso non vale per i grandi network nazionali: domani sera mi perderò quel ‘pozzo di scienza’ di Fabio Fazio che invita Saviano e Carola Rackete. Pagare con i soldi pubblici una che ha speronato una motovedetta italiana succede solo in Italia. Dovrebbe essere in galera non in televisione».
«Doveroso ringraziare»
«Ci tenevo a tornare e ringraziare – ha proseguito il leader leghista – perché non mi piacciono quelli che fanno toccata e fuga. Sono solito tornare dove abbiamo vinto. Ora in Umbria non tutto e subito, ma l’importante è la verità. Raccontate agli umbri cosa trovate nei cassetti e da cosa state ripartendo per ricostruire. Poi date segnali chiari. Dove dormo stanotte? – ha risposto ad una ‘fan’ che glielo chiedeva – In stazione a Perugia con il sacco a pelo per vedere se la sicurezza è già migliorata dopo la vittoria del centrodestra».
Le battaglie in Emilia e in Calabria. E le battute
«Ora tocca all’Emilia, anche lì avremo quelli che protesteranno ‘contro’: ad una ieri hanno chiesto ‘perché ce l’ha con Salvini’? E lei: ‘perché mi sta sul cazzo’. Un ragionamento filosofico profondo, non c’è che dire. Devo ancora capire certa sinistra dove vuole arrivare, ma a me va bene. Noi siamo ovunque a proporre soluzioni, se altri propongono ‘distruzioni’, affare loro. Come ho vinto qualche caffè dopo la vittoria in Umbria, conto di vincerne altrettanti dopo la vittoria in Emilia Romagna e in Calabria. Due regioni a guida uscente di sinistra e dove daremo il massimo. I 5 Stelle non è chiaro che faranno, oggi Grillo ha detto ‘chiederemo il voto per beneficenza per sconfiggere la destra’. Un programma profondo, non c’è dubbio. In Umbria non si sono materializzati migliaia di fascisti ma ci sono semplicemente italiani orgogliosi di esserlo». Poi battute ‘calcistiche’ a raffica su Suso, Balotelli e un pensiero affettuoso per l’allenatore del Bologna, che lotta contro la leucemia, Sinisa Mihajlovic. Infine: «Stamattina mi hanno chiesto un’opinione su un’opera d’arte di Napoli: uno pseudo artista ha raffigurato uno con la faccia di Salvini che spara a due immigrati. L’ho guardata una, due, tre volte, alla terza volta continuava a sembrarmi una cazzata più che un’opera d’arte».
«Scontenti? Li capisco ma conta la squadra»