https://www.pupia.tv - I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Gela (Caltanissetta), coordinati dalla locale Procura, all’esito di un’indagine condotta per frode in commercio nella vendita di bombole Gpl a Gela, hanno eseguito nei confronti di un’importante società ennese operante nel settore di imbottigliamento di gas liquidi il sequestro di oltre 15mila bombole di Gpl, pericolose per il rischio incidenti ed esplosioni e risultate riempite con quantitativi di prodotto inferiore al dichiarato
Le indagini, durate alcuni mesi ed eseguite anche mediante tradizionali tecniche investigative, quali pedinamenti e appostamenti, hanno dato modo di ricostruire le condotte illecite realizzate dal rappresentante legale e da un socio dell’azienda, residenti nell’Ennese ed entrambi originari di Catania. Le operazioni di polizia giudiziaria, avvenute con la collaborazione di personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, competenti in merito al rilascio delle autorizzazioni ai fini anti incendio e di sicurezza nello stoccaggio di materiale esplodente, hanno permesso di sequestrare 15.895 bombole, di varie capacità (da 25 a 7 chili), sia piene che vuote, contenenti Gpl ed aventi una capacità complessiva di accumulo di 222.170 chili. Il prodotto sequestrato, risultato essere circa 30mila chili, se immesso sul mercato avrebbe fruttato ricavi per un circa 600mila euro.
I due indagati sono stati denunciati alla Procura di Gela, in concorso, per i reati di frode nell’esercizio del commercio, divieto di fabbricazione, detenzione, trasporto e vendita di prodotti esplodenti, condotte integrate nella commercializzazione all’ingrosso, in diverse province della Sicilia orientale (Caltanissetta, Ragusa, Enna e Messina) e presso operatori della Calabria e del Lazio, di bombole di gas Gpl ed altro gas esplodente irregolari. In particolare, le bombole erano custodite nei luoghi di lavoro senza rispettare gli obblighi di sicurezza, sprovviste, in molti casi, delle previste periodiche revisioni e con i sigilli di garanzia con le relative “punzonature”, che riportano oltre le caratteristiche di sicurezza anche le date delle revisioni decennali previste, spezzate o asportate. In alcuni casi, in quarant’anni è risultata effettuata una sola revisione. (27.05.20)