https://www.pupia.tv - Beni per 7,5 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza a un commercialista, presidente di un’associazione datoriale, e un altro soggetto, accusati dalla Procura di Catania di fare parte di "un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, che annoverava tra i partecipi professionisti e legali rappresentanti di società aventi sede in tutto il territorio nazionale".
Gli indagati, insieme ai loro sodali, - contestano i magistrati - commercializzavano modelli di evasione fiscale, in base ai quali effettivi debiti tributari sono stati compensati con inesistenti crediti erariali, per 9,5 milioni di euro". I due sono indagati per indebita compensazione di debiti tributari e di truffa nei confronti degli imprenditori che, ricostruisce la Procura, "avevano acquistato crediti ignari della loro inesistenza e che, per tale ragione, sono stati costretti a corrispondere il dovuto all'Erario dopo aver versato ingenti somme di denaro all'organizzazione".
A seguito di indagini patrimoniali svolte dal Nucleo di Polizia economico-finanziario della Guardia di finanza del capoluogo etneo è stato eseguito nelle provincie di Brescia, Roma, Catania, Ragusa e Siracusa il sequestro preventivo, disposto dal giudice per le indagini preliminari. Il provvedimento riguarda: nove abitazioni, nove immobili destinati a negozi, fondi rustici terreni agricoli e i relativi fabbricati a uso abitativo, un'autovettura di lusso, quote di partecipazione in cinque società e disponibilità finanziarie su diversi conti correnti. (30.06.21)