Oggi desidero narrarvi un breve e gustoso aneddoto che viene raccontato dal filosofo ginevrino Giangiacomo #Rousseau . L'aneddoto ha per protagonista un animale che molti di noi amano e con il quale molti di noi sono soliti convivere. Tale animale è il #gatto. L'animale che rappresenta al meglio lo spirito critico, la capacità di #dissentire. Tale virtù è quella dello spirito critico, il saper dire no.
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Così racconta Rousseau in questo dialogo con l'interlocutore #Boswell ."Vi piacciono i gatti ?", "No" risponde Boswell. "Ne ero sicuro" replica Rousseau "è un segno del carattere, in questo avete l'istinto umano del dispotismo. Agli uomini non piacciono i gatti dacché il gatto è libero e non si adatterà ad essere schiavo, non fa nulla su vostro ordine come fanno altri animali". Boswell risponde: "Nemmeno una gallina per questo ubbidisce agli ordini". E Rousseau: "Vi capirebbe la gallina se solo sapeste farvi capire da essa. Un gatto vi capisce benissimo ma non vi obbedisce". Or dunque in queste parole gustose è racchiuso il senso del dissenso e dello spirito critico. Il gatto rappresenta come dicevo e come Rousseau ci insegna, la capacità di dissentire rispetto ad un potere che viene reputato ingiusto dalla ragione pensante. Il gatto raffigura in questo modo magistralmente una virtù che tra le tante oggi sembra essere massimamente obliata.