Sanremo (IM) - Sequestrati beni a pregiudicato intestati fittiziamente a due donne (13.10.21)

Pupia Crime 2021-10-13

Views 18

https://www.pupia.tv - I finanzieri del comando provinciale di Imperia, coordinati dal procuratore Alberto Lari e diretti dal procuratore aggiunto Lorenzo Fornace, hanno effettuato una complessa indagine di natura patrimoniale che ha consentito di sottoporre a sequestro, sulla base di un decreto emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Genova, due appartamenti, un box ed un motoveicolo, stimati complessivamente in 265mila euro, riconducibili a un noto pregiudicato sanremese ma fittiziamente intestati all’ex convivente e alla sua attuale compagna.

Le indagini delle Fiamme Gialle, avviate nel 2020 nei confronti del pregiudicato, 64enne, già assoggettato nel 2007 alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza nonché condannato per reati connessi al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, avevano già portato, nell’ottobre dello stesso anno, nell’ambito di un procedimento penale, al sequestro nei suoi confronti di un immobile a Sanremo e di circa 20mila euro in contanti, ritenuti essere il provento dell’attività criminosa svolta.

Tenuto conto della molteplicità di precedenti penali in capo al predetto pluripregiudicato matuziano, ritenuto un soggetto connotato da profili di “pericolosità sociale” e considerato che – come previsto dalla normativa antimafia – si poteva ritenere che lo stesso vivesse principalmente dei proventi di attività delittuosa, in ossequio al principio del “Doppio Binario”, venivano effettuati, su delega della locale Autorità Giudiziaria, ulteriori mirati accertamenti patrimoniali di prevenzione sul suo conto e su quello delle persone a lui collegate, al fine di ricostruire le loro posizioni reddituali degli ultimi 20 anni.

All’esito degli accertamenti patrimoniali, emergeva un’effettiva importante sproporzione tra i redditi formalmente dichiarati dai soggetti esaminati ed il patrimonio ufficialmente posseduto dalle due donne (l’ex convivente e l’attuale compagna del pregiudicato), individuate quali intestatarie “di comodo” dell’uomo, giungendo alla dimostrazione che le risorse economiche utilizzate per l’acquisto dei beni mobili ed immobili fossero di provenienza illecita, avendo un valore del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dai soggetti interessati, ben al di sotto della soglia di povertà assoluta. (13.10.21)

Share This Video


Download

  
Report form