L'imprenditore messinese che ha costruito un impero con le cooperative di assistenza ad anziani e disabili è accusato di aver investito soldi illeciti, provenienti dal clan mafioso dei Barcellonesi. Le indagini della polizia hanno portato a un maxi sequestro di beni per Giuseppe Busacca: il provvedimento emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Messina su richiesta del procuratore e del questore riguarda 16 società e poi centri di riabilitazione, un albergo, una discoteca, una sala trattenimenti, alcune ville. L'inchiesta della Divisione anticrimine della questura e del Servizio centrale anticrimine, coordinata dalla procura diretta da Maurizio de Lucia, è partita dall'arresto nel 2017 dell'ex consigliere comunale di Milazzo, Santino Napoli, un infermiere ritenuto il volto pulito del clan, di recente condannato in appello a sei anni, per concorso esterno in associazione mafiosa. Le relazioni d'affari fra Napoli e Busacca hanno fatto scattare il sequestro. Gli investigatori hanno svelato i tanti finanziamenti pubblici acquisiti dalle cooperative di Busacca, quasi 100 milioni di euro fra il 2000 e il 2014. Soldi che sarebbero stati investiti anche all'estero, e adesso vengono bloccati. .di Salvo Palazzolo