"Monia era una bambolina pesava 40 chili, era alta 1,50", racconta Gigliola Bono. Dal 2006 ha intrapreso una battaglia legale contro lo Stato "che abbandona le famiglie delle vittime di violenza", ma la causa di questa madre che lotta a nome di tutti i parenti alle prese con un dramma come il suo è rimbalzata da un Tribunale all’altro. "Se lo Stato non è in grado di tutelare queste ragazze deve pagare – spiega – come succede per le vittime di mafia". La sua è una riflessione amara. "Anche con il Codice rosso una donna non è protetta, perché quando denuncia rischia di essere uccisa"