https://www.pupia.tv - Un traffico di sostanze stupefacenti che partiva da Piacenza e arrivava anche nel Basso Lodigiano e al Sudmilano. La scoperta è della Guardia di finanza di Piacenza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza. In manette sono finite 18 persone che stamattina sono state arrestate, tra carcere e domiciliari.
Il gip di Piacenza che ha permesso il blitz ha disposto le accuse di produzione, traffico, detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope in concorso tra di loro. Nel corso del servizio sono stati sequestrati cinque chili di marijuana e quantitativi ridotti di cocaina e hashish. A fare scattare le indagini, iniziate diversi mesi fa, è stata la scoperta di un giro sospetto di anfetamine sul siti web nascosti, quelli del darknet. Un ordine che ha fatto subito scattare l'attività investigativa dei finanzieri emiliani che hanno provveduto a tracciare il recapito.
Questo il primo passaggio dell'attività, poi la Guardia di finanza ha proseguito con ulteriori accertamenti che hanno fatto emergere le attività illecite perpetrate da soggetti di varie nazionalità nel Piacentino e in Lombardia. "Determinante per l'indagine è stata un’informazione svelante un tentativo di importazione, di sostanza stupefacente di tipo anfetamina tramite darknet utilizzando, per il recapito, il sistema postale - spiega la Procura di Piacenza -. I successivi approfondimenti, condotti attraverso l’ausilio di attività tecniche hanno consentito di documentare condotte illecite connesse al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, perpetrate da soggetti di varie nazionalità, sia in territorio Piacentino che nella limitrofa Lombardia".
Lo spaccio sull'asse Lodi-Piacenza non è una novità per gli inquirenti. A novembre scorso era scattata l'ultima operazione della Procura di Lodi. Fermati, questa volta dalla Polizia di Stato, un gruppo di quattro marocchini e due lodigiani, residenti tra Borgo San Giovanni e San Martino in Strada, accusati di spaccio di sostanze stupefacenti direttamente nei campi della campagna lodigiana.
Un giro d’affari tra cocaina, eroina e hashish che portava nelle tasche degli spacciatori 2.500 euro al giorno. Due i gruppi con coinvolti i nordafricani. Una con sede a Pieve, la seconda tra Villanova del Sillaro e la frazione Bargano, Borgo San Giovanni e Santa Maria in Prato, frazione di San Zenone. Il modus operandi era sempre il medesimo, con i venditori che si nascondevano nei campi dalle 12 fino a tarda sera attendendo i clienti. (02.02.22)