https://www.pupia.tv - I finanzieri del comando provinciale di Padova, a conclusione di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Rovigo, hanno denunciato per abusivismo finanziario un soggetto che ha promosso, in assenza dei requisiti di legge, operazioni di investimento nei confronti di otto ignare vittime.
Le investigazioni condotte dalle Fiamme Gialle di Este hanno permesso di rilevare preliminarmente che, a seguito di gravi irregolarità commesse in danno della clientela, il promotore era stato da tempo cancellato dall’albo unico dei consulenti finanziari. Infatti, entrato illecitamente in possesso di denaro senza titolo, è stato dapprima sospeso e poi definitivamente radiato dalla Consob. Nonostante ciò, tra il giugno 2015 e il luglio 2020, il promotore avrebbe continuato ad utilizzare impropriamente le risorse finanziarie che gli sono state affidate in buona fede, di volta in volta, da otto nuove ignare investitrici.
L’uomo, instaurando progressivamente rapporti di amicizia con le vittime e conquistandone la fiducia, aveva aperto, cointestandoli, conti correnti o libretti di deposito. Le donne, sentite dai finanzieri, hanno dichiarato di essere all’oscuro della radiazione e di aver affidato i risparmi di una vita a tale professionista per effettuare investimenti finanziari. Il ventaglio di proposte era alquanto vario: il promotore avrebbe offerto la promessa di facili guadagni attraverso titoli altamente speculativi e volatili, quali i bond venezuelani, oppure mediante la compravendita di criptovalute. Più di recente l’offerta era stata ampliata anche agli interventi di efficientamento energetico legati al super bonus 110%.
Solo attraverso l’esecuzione di mirati accertamenti bancari è stato possibile riscontrare che i capitali corrisposti dalle otto vittime per l’effettuazione delle operazioni proposte, ammontanti a oltre 250 mila euro, sarebbero stati illecitamente trattenuti e utilizzati per fini personali dal consulente radiato, già condannato per truffa, con sentenza non definitiva, dal Tribunale di Rovigo.
Sulla base del quadro accusatorio delineatosi nel corso delle ultime investigazioni, fatte salve le successive valutazioni di merito, l’autorità giudiziaria inquirente ha indagato il soggetto in parola per esercizio abusivo dell’attività di intermediazione finanziaria, fermo restando che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza dello stesso in relazione alla vicenda in esame sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna. (03.06.22)