Meeting Rimini, la sfida del Covid.Speranza: investiamo in sanità

Askanews 2022-08-22

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Rimini, 22 ago. (askanews) - Il tema di come sarà gestita la pandemia nel prossimo governo entra prepotentemente nel dibattito del Meeting di Comunione e Liberazione in corso a Rimini. Sanità, pandemia, investimenti e Pnrr. Ma anche finanziamenti al Servizio Sanitario Nazionale, nuovi vaccini in arrivo. Nella giornata di apertura della kermesse riminese, è stato il ministro della Salute a parlare dell'impegno che dovrà assumere il nuovo governo:"Per me le priorità sono e saranno sempre due: il diritto alla salute rispetto agli altri interessi in campo e la centralità dell'evidenza scientifica. Voglio lavorare perché queste due priorità continuino ad essere il cuore delle politiche che si mettono in campo sulla salute nel nostro Paese - ha aggiunto Speranza - il Covid ci ha insegnato tanto e la lezione più grande che ci ha dato è che bisogna investire di più sul nostro servizio sanitario nazionale, la cosa più preziosa che abbiamo. Dobbiamo metterci più risorse. Tante in più sono arrivate in questi ultimi anni: 20 miliardi dal Pnrr, per la prima volta un Pon salute di 625 milioni e 10 miliardi in più sul Fondo sanitario nazionale in 3 anni".Per Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario Ospedale Galeazzi - Sant'Ambrogio di Milano, c'è il rischio di nuove ondate ma se il governo sarà in grado di pianificare potranno essere affrontate."Siamo in una fase di transizione con tutte le difficoltà di previsione di quello che potrà succedere. Ritengo che sulla base della storia di altre pandemie, che avremo onde di salita e discesa, una presenza endemica non continuativa, onde che a meno che non arrivi una variante perfida - saranno con una tendenza come quelle di un sasso nello stagno. Ma dobbiamo pianificare il peggio o comunque scenari diversi e attrezzarci per governare lo scenario peggiore".Vaccinazione periodica e antivirali le due armi per debellare il Covid."La scommessa sarà una vaccinazione periodica, una vaccinazione raccomandata, con una campagna di vaccinazione periodica come l'influenza, e un uso più sistematica dell'antivirale che oggi abbiamo per la terapia delle persone che possono comunque ammalarsi e, se fragili, possono ancora morire".

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