Energia, Richetti (Azione): vittime del massimalismo di sinistra

Askanews 2022-09-05

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Milano, 5 set. (askanews) - "Serve con urgenza il rigassificatore di Piombino, dobbiamo averlo in funzione entro marzo". E non possiamo stare ad ascoltare quei candidati come "Bonelli e Fratoianni che dicono che di questo non ce ne è bisogno. E' un ritardo che non ci possiamo permettere" in Italia dove da sempre "siamo vittime del massimalismo della sinistra". Lo ha detto il presidente di Azione, Matteo Richetti, a margine della presentazione dei candidati del Terzo polo alle elezioni del 25 settembre a Modena."Qualche ricetta c'è ed è quella che stiamo spiegando e raccontando al mondo delle imprese" in campagna elettorale, ha spiegato Richetti ricordando che in Italia siamo "vittime del massimalismo di sinistra, del 'no a tutto', del 'no all'eolico sull'Appennino Modenese', del 'no al rigassificatore di Piombino' e poi scopriamo che abbiamo bisogno di gas e che lo importiamo quasi tutto dalla Russia"."Dobbiamo immediatamente sdoppiare ciò che paghiamo l'energia elettrica con ciò che paghiamo il gas - ha spiegato il presidente di Azione -. Stiamo remunerando anche chi produce energia elettrica senza gas a costi altissimi. Se facciamo questo dimezziamo il costo della bolletta della luce". In secondo luogo si dovrebbe replicare quello che stanno facendo Francia e Spagna: "non un tetto al prezzo del gas che per legge non si può fare, ma un intervento dello Stato laddove si superi una determinata soglia: 100 euro a megawattora per quanto riguarda il gas" per esempio. "Questo farebbe riprendere quelle aziende, soprattutto energivore e soprattutto del mondo ceramico e gasivore che hanno sospeso la produzione e stanno facendo la cassaintegrazione".Il terzo punto, secondo Richetti, è che "se a marzo abbiamo un picco di freddo abbiamo finito le scorte e terminato i contratti d'acquisto con l'Algeria di circa 33 miliardi di metri cubi. Per cui serve con urgenza Piombino, ma bisogna averlo in funzione entro marzo. Mentre qui candidiamo ancora persone come Bonelli e Fratoianni che dicono che di questo non ce ne è bisogno. E' un ritardo che non ci possiamo permettere".

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