Gallio, 22 set. (askanews) - C'è il PNRR in relazione agli investimenti in tema di salute al centro della Summer School 2022 di Motore Sanità, che da Gallio, in provincia di Vicenza, lancia proposte e spunti di riflessione per affrontare temi chiave come quello dell'economia di guerra, ma anche delle grandi possibilità dell'innovazione. Con un'attenzione particolare al nostro Servizio Sanitario Nazionale."Questa - ha detto ad askanews Luciano Flor, direttore generale dell'area Sanità e Sociale della Regione Veneto - è una grande occasione di rinnovare la nostra organizzazione, di ripensarla agganciando agli interventi strutturali anche un ripensamento alivello organizzativo, soprattutto integrando la funzione territoriale con la funzione ospedaliera e specialistica attraverso la tecnologia, la telemedicina, l'informatica e tuttele applicazioni che oggi lo sviluppo della tecnologia ci rende disponibili. Se sapremo cogliere l'occasione di rinnovare l'organizzazione, o crearne una migliore, noi avremo fatto centro".L'occasione è importante e per il comparto sanitario rappresenta il momento di una possibile svolta. "Noi ci troviamo di fronte a una situazione di necessità di cambiamento del Servizio Sanitario Nazionale - ci ha detto Claudio Zanon, direttore scientifico diMotore Sanità - come il Covid-19 ha dimostrato, che passa attraverso il rilancio della medicina del territorio. I finanziamenti ci sono, anche se non sono finanziamenti che possono cambiare da sé il sistema, perché i 15 miliardi rappresentano il 10% della spesa che ogni anno il SSN ha".I problemi riguardano le risorse, finanziarie e umane, le limitazioni imposte dalla pandemia prima e e dalla guerra poi e infine la crisi energetica. "Tutti questi problemi - ha aggiunto Zanon - li dobbiamo mettere a fattor comune, dobbiamo fare analisi, ma anche trovare delle risposte, delle soluzioni per procedere, perché senza la salute non c'è l'economia e il Covid ce lo ha dimostrato".Tra i temi del confronto anche quello dei cambiamenti climatici e a tal proposito la Società italiana di Medicina ambientale ha rinnovato al governo la richiesta di adottare un piano nazionale per fronteggiare la crisi climatica. Perché la situazione è molto seria."Ci sono studi molto recenti - ha detto Alessandro Miani, presidente della Società italiana di Medicina ambientale - che evidenziano come le 150 patologie più pericolose al mondo, e tra queste ci sono patologie presenti anche nel nostro Paese, sonoinfluenzate in maniera diretta dai cambiamenti climatici per 93 su 150. Quindi sono temi estremamente urgenti sui quali anche l'Italia deve entrare in gioco".Perché la posta è alta e il PNRR deve essere un'occasione per scommettere più forte sulla salute.