Di fronte alle nuove paure crescono le sfide per il Terzo Settore

Askanews 2022-10-15

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Roma, 15 ott. (askanews) - Dopo una pandemia e con una guerra in corso quali sono, oggi, le cose che ci spaventano di più? A questa domanda risponde la ricerca "Poveri noi. Il Terzo Settore e la sfida dei nuovi bisogni, dopo i tre anni che hanno sconvolto il mondo", realizzata da INC Non Profit Lab in collaborazione con Rai per la Sostenibilità-ESG. Dai risultati dello studio, presentati proprio in Rai, emerge che le principali paure degli italiani sono legate a povertà, insicurezza alimentare, rischio del collasso del sistema sanitario, arretramenti nella lotta al cambiamento climatico, ed è sempre più diffuso un disagio psicologico. Paolo Mattei, vicepresidente di INC, spiega:"Emerge sicuramente preoccupazione, perché sono tre anni che hanno segnato un po' tutto il mondo: la guerra, il Covid, tutto quello che sta succedendo in termini anche di inflazione, di difficoltà di reperimento di materie prime, diciamo che le persone sono preoccupate e sono spaventate. Dall'altra parte il terzo settore è preoccupato ma dice con chiarezza che c'è e ci sarà, in futuro.Vuole avere un ruolo per uscire dalla crisi e vuole avere una voce maggiore rispetto alla società e alle istituzioni".Roberto Natale, direttore Rai per la Sostenibilità - ESG, dice:"Lavoriamo noi del Servizio Pubblico e il Terzo Settore, con la sua preziosissima attività quotidiana, a costruire coesione sociale. Sappiamo benissimo che o la sostenibilità sarà anche sociale, non solo ambientale, o non potrà essere, in un Paese che sta vivendo una crisi sociale sempre più pesante".Alla presentazione a viale Mazzini erano presenti rappresentati di Lega del Filo d'oro, della Fondazione Telethon, dell'UNHCR, Terres des hommes, Greenpeace e Amnesty. La direttrice Amnesty International Italia Ileana Bello sottolinea l'importanza di una collaborazione tra i tanti soggetti che lavorano nell'ambito del Terzo Settore: "E' fondamentale perché ognuno di noi ha un ruolo, ognuno di noi si occupa di un ambito, di una dimensione. Quindi crediamo fortemente nella collaborazione, ed è vero che questo l'abbiamo visto durante il periodo della pandemia, e speriamo che non ce ne dimentichiamo".

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