Roma, 21 ott. (askanews) - Almeno 50 morti e oltre 300 feriti in Ciad negli scontri tra polizia e manifestanti durante le proteste contro il perdurare del governo di Mahamat Déby Itno, generale e figlio dell'ex presidente del Ciad Idriss Déby, morto nell'aprile 2021 dopo aver guidato il paese dell'Africa centrale per circa 30 anni.Nelle immagini di France Presse si vedono corpi senza vita a terra coperti dalla bandiera chadiana presso l'ospedale Chagoua della capitale e città più popolata N'Djamena.Il primo ministro Saleh Kebzabo ha annunciato la "sospensione ditutte le attività pubbliche" dei gruppi di opposizione - tra cui il partito dei Trasformatori e il Partito socialista senza frontiere - e un coprifuoco notturno fino al "totale ripristino dell'ordine". "Questi insorti portano la pesante responsabilità di alcuni dei 50 morti e circa 300 feriti, soprattutto a N'Djamena, ma anche a Mondou, Doba e Koumra", ha spiegato, elencando le città dei "rivoltosi"."Il governo di transizione che guido, in seguito agli abusi estremamente gravi avvenuti stamattina, ha adottato le seguenti misure precauzioniali: imporre un coprifuoco dalle 18 alle 6 fino a quando l'ordine non sarà completamente ristabilito a N'Djamena, Mondou, Doba e Koumra", ha aggiunto.Le violenze seguono un vertice nazionale organizzato da Déby Itno, il quale ha esteso il suo governo di transizione fino a 24 mesi. Generale, 38 anni, avrebbe dovuto lasciare il potere il 20 ottobre, 18 mesi dopo avere preso il posto del padre, nonostante, secondo la Costituzione, avesse dovuto subentrargli il presidente del parlamento. Il giovane Deby il 10 ottobre ha giurato come presidente e ha nominato un cosiddetto governo di unità nazionale guidato da Kebzabo, 75enne ex giornalista ed ex figura dell'opposizione.