Orari di lavoro disumani - 10-14 ore al giorno sette giorni su sette - senza rispettare le norme sui contratti e sulla sicurezza, e alloggi altrettanto disumani per i quali le vittime erano pure costrette a pagare una somma che veniva detratta dai loro stipendi, già ampiamente inferiori ai minimi di legge. Queste, in sintesi, le accuse a due pachistani residenti nel ferrarese, finiti uno in carcere e l'altro ai domiciliari per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro aggravata dalla minaccia e dalla violenza, il cosiddetto “caporalato”. Continua su: https://www.pupia.tv/?p=536872 (03.11.22)