Ecco Leonardo, supercomputer inaugurato a Bologna da Mattarella

Askanews 2022-11-24

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Bologna, 24 nov. (askanews) - Un supercomputer parte di una rete europea di super macchine: si chiama Leonardo, è nato a Bologna al Tecnopolo inaugurato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L'infrastruttura che sarà gestita da Cineca, il consorzio interuniversitario italiano, garantirà l'80% della potenza di calcolo italiana e oltre il 20% di quella europea.Il capo dello Stato ha tagliato il nastro nella sala che contiene la nuova 'macchina' da 240 milioni di euro, classificata come il quarto supercomputer più potente al mondo; sarà destinata a progetti di ricerca scientifica e accademica e ad applicazioni industriali.Assieme a Mattarella presenti fra gli altri la ministra dell'Università, Anna Maria Bernini, il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ma anche l'arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, e il direttore generale delle reti di comunicazione, contenuti e tecnologia della Commissione Europea, Roberto Viola: "Leonardo è l'investimento più rilevante in infrastrutture scientifiche fatto dalla commissione Europea in Italia. Le congratulazioni vanno anche ai partner del progetto, Austria, Grecia, Ungheria, Slovacchia e Slovenia".Il supercalcolatore sarà parte di una rete di calcolo europea di sette. Il presidente di Cineca, Francesco Ubertini, dà qualche dettaglio sul funzionamento: "Un concentrato di tecnologia disegnato per noi da un'industria europea, Atos, insieme a Invidia, con un microprocessore appositamente creato. Il risultato è uno tra i più potenti calcolatori al mondo e uno dei più efficienti in termini energetici grazie al raffreddamento diretto a liquido del calore prodotto dai suoi cinquemila nodi di calcolo".E poi c'è l'auspicio dei giovani scienziati per la ricerca in Italia, qui rappresentati da Ilaria Siloi, ricercatrice Quantum Computing di Padova: "L'inaugurazione di Leonardo rappresenta una solida iniziativa per attrarre risorse e mettere a disposizione di noi ricercatori una delle tecnologie più avanzate al mondo. Mi auguro che queste iniziative contribuiscano a creare un ambiente fertile per tanti giovani scienziati, grazie"

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