E’ stato riconfermato alla guida del Sunia Palermo Zaher Darwish. Lo ha eletto l’assemblea, all’unanimità, per il secondo mandato, nel corso dei lavori del XIII congresso provinciale del Sunia che si è svolto oggi all’ex Chiesa S. Mattia ai Crociferi. Sono intervenuti l’assessora Antonella tirrito, il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, la segretaria nazionale Sunia Giusi Milazzo, il presidente del direttivo del Sunia Palermo Nino Rocca, il coordinatore Udu Palermo Valerio Quagliano, numerose famiglie.
“E’ incomprensibile restare fermi a una graduatoria delle case popolari a Palermo risalente al 2003, perché non rispecchia per nulla le esigenze e le condizioni attuali delle famiglie ed esige quindi un aggiornamento. Così come i numeri della graduatoria dell’emergenza abitativa, triplicata negli ultimi 7 anni, esprimono la scarsa attenzione al problema, anzi al dramma che coinvolge 2500 famiglie. Questo tema esige una totale inversione di marcia”, ha detto il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish nella sua relazione, chiedendo un confronto con l’amministrazione comunale per conoscere le strategie nel settore dell’emergenza casa.
Cambio di rotta richiesto anche nei confronti del rilascio delle residenze anagrafiche, chieste da tante famiglie da troppo tempo agli uffici del Comune, tema sul quale Sunia e Cgil Palermo intendono assumere delle iniziative di mobilitazione per quella che è una “richiesta di civiltà” che comprende anche il diritto alla scuola, alla salute, all’infanzia.
Il segretario del Sunia Zaher Darwish ha chiesto di mettere a disposizione delle famiglie l’ingente patrimonio di immobili pubblici e anche privati non utilizzati. A Palermo a fine 2021 solo 181 sono stati i beni confiscati e assegnati a uso abitativo. “Con 2.500 famiglie in emergenza abitativa e circa 100° persone destinatarie di sfratti e che hanno usufruito dei benefici economici del Pon Metro, questa distribuzione dei beni esprime mancanza di sensibilità nei confronti delle centinaia di famiglie in estremo bisogno. Tutti questi dati ci dicono che non si può attendere più, non possono attendere più le migliaia di persone, le quali a causa della scarsa ed inadeguata offerta istituzionale scelgono di vivere per le strade, sotto i portici. Molte organizzazioni del volontariato sociale e delle Chiese svolgono un eccellente lavoro, sostituendosi alle assenze della pubblica amministrazione”.
“Per questo – ha aggiunto Darwish – occorre una seria presa di coscienza delle dimensioni del dramma, è necessario un coordinamento fra tutte le istituzioni e tutte le amministrazioni locali del palermitano, che deve coinvolgere la regione siciliana ed il governo centrale, prestando attenzione seria alle occasioni di finanziamento. Già abbiamo perso, per assenza di attenzione e di visione politica, milioni di finanziamento, come è avvenuto per il programma “Verde, Sociale e Sicuro” cosi come per i piani urbani
Integrati”.
Tra le scelte da fare il Sunia ne individua alcune: la valorizzazione dei progetti di auto-recupero che si avvalgono delle professionalità diffuse nei concentramenti abitativi, come all’ex Onpi, all’ex Francesco Crispi, in via Riccardo da Lentini. L’avvio di progetti con l’uso di energie rinnovabili a Brancaccio, allo Zen, al Cep, per ridurre l’eccessivo carico economico del costo delle energie. Una programmazione di interventi coordinati che vedono il concorso di Comuni, Istituzioni ed enti in un progetto di rilancio ambientale, di valorizzazione delle risorse immobiliari ed occupazionali. L’istituzione di un fondo certo di garanzia immediatamente disponibile per riaprire il mercato delle locazioni.