A cinque mesi esatti dal crollo che uccise otto escursionisti, il massiccio italiano più alto delle Alpi orientali riapre ad alpinisti e sciatori. Ma sul ghiacciaio centinaia di crepacci restano scoperti. L"estate più calda da un secolo, dopo un inverno asciutto, ha allargato le fessure storiche, creandone di nuove. E la prima neve non è bastata per colmarle e per chiuderle. . .(GIAMPAOLO VISETTI)