Milano, 13 dic. (askanews) - E' stato presentato il Piano strategico fino al 2026 per il futuro di Triennale Milano che ruota intorno a quattro macro obiettivi: il coinvolgimento dei pubblici; il rafforzamento della reputazione di Triennale come spazio di innovazione, multidisciplinarietà e apertura; la valorizzazione come luogo dove si fa ricerca e si sperimenta e infine un alleggerimento del modello organizzativo, per renderlo capace di produrre impatti sul territorio e sui cittadini."Il Piano strategico - ha spiegato ad askanews Carla Morogallo, direttore generale di Triennale - nasce dalla volontà di rendere maggiormente chiara quella che è l'identità istituzionale e partire dall'analisi di quelli che sono i bisogni interni, ma anche di quelli esterni, dei visitatori di Triennale".La conferenza è stata anche l'occasione per presentare la programmazione culturale del 2023, anno del centenario della prima edizione della Biennale delle arti decorative che ha dato vita a Triennale Milano."Cento anni sono tantissimi - ha aggiunto Stefano Boeri, presidente della Triennale -, ma quello che succedeva allora succede ancora oggi, quindi Triennale è un pezzo di questa storia, è un filo conduttore attraverso la cultura, il che vuol dire dar conto sempre di quello che succede senza lasciare mai spazio all'amnesia".I curatori Umberto Angelini, Nina Bassoli, Lorenza Bravetta, Damiano Gullì e Marco Sammicheli hanno raccontato il programma di mostre, eventi, incontri, convegni, performance e concerti: dal tema della casa a quello della pittura italiana contemporanea, dalla fotografia al teatro, al grande design. Sempre con un'idea forte di presente."Un presente - ha detto Boeri - che guarda a quello che sta succedendo, che succederà, ma che lavora su una straordinaria energia che in questi 100 anni si è prodotta e sedimentata qui, perché abbiamo materiali e archivi straordinari che metteremo in luce, perché la vera grande rivoluzione dell'anno prossimo sarà un magnete, nel senso di uno spazio laboratorio, con tutti i nostri archivi, consultabili e aperti al pubblico a tutte le ore del giorno e gratuitamente"."Triennale - ha concluso Carla Morogallo - merita sempre di essere portata in avanti, di rivolgere lo sguardo verso il futuro".Un futuro costruito con un forte senso della storia passata, ma anche con il rispetto di un'idea di complessità che, insita nella vocazione multi-disciplinare di Triennale, è anche l'unica possibile via per provare a comprendere realmente il nostro tempo, a partire dalla sue migliori manifestazioni culturali.