Il cielo in una stanza è un brano musicale composto dal cantautore Gino Paoli, pubblicato la prima volta per l'interpretazione di Mina nel 45 giri Il cielo in una stanza/La notte e nell'omonimo album. Nello stesso anno, ma successivamente, fu pubblicato anche dal suo autore sul singolo Il cielo in una stanza/Però ti voglio bene e nel 1961 nell'album eponimo.
Il testo descrive l'incontro con una prostituta avvenuto in un bordello di Genova riconoscibile dal "soffitto viola".
È considerata una delle più rilevanti espressioni della canzone d'autore italiana e un capolavoro artistico. L'immagine di alta poesia, nella stanza col soffitto viola, trasfigura circostanze e ambienti. La raffinata melodia, inizialmente lenta e confidenziale, conduce gradatamente verso spazi infiniti e trasognati raggiungendo il massimo dell'intensità musicale e poetica, per poi tornare nel finale all'intimità iniziale.