Saviano: "Sono fiero di essere imputato per diffamazione Salvini"

Askanews 2023-02-01

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Roma, 1 feb. (askanews) - "Oggi mi difendo dal vicepresidente del Consiglio, mentre ho un processo in corso con la presidente del Consiglio e una causa civile intentata contro di me dal ministro della Cultura: tre ministri di uno stesso governo portano in tribunale chi osa criticarli". Lo ha detto lo scrittore Roberto Saviano prima dell'udienza davanti al tribunale monocratico della Capitale nel processo che lo vede imputato per diffamazione per alcune dichiarazioni riferite a Matteo Salvini."Sono fiero di essere imputato in questo processo, perché mi è data la possibilità di testimoniare al Tribunale di non voler permettere a leader di partito e ministri di blindare la possibilità di critica, fosse anche un grido", ha spiegato ancora l'autore ed intellettuale. "Questo processo - ha aggiunto - mostrerà alla politica come processare un'opinione possa essere il primo atto di compromissione dell'unica forza in grado di irrorare la democrazia, la critica; hanno da perdere più loro che io. Non posso mostrarmi intimidito, continuerò a criticare, dovessero i processi coincidere con tutti i miei giorni a disposizione".E riguardo a Salvini, Saviano ha aggiunto: "Era divenuto intollerabile come si relazionava al Sud Italia, utilizzandolo come bacino di voti facili... . Cancellare la scorta, come Salvini invoca da anni, significava cacciarmi dal Paese, esattamente come auspicato, dopo le elezioni che hanno visto nascere quest'ultimo governo, da migliaia di loro simpatizzanti".Saviano aveva definito Salvini ministro della 'Mala vita', una "espressione coniata da Salvemini". Lo scrittore ha anche definito "criminale" lasciare i migranti in mezzo al mare sia per l'allora ministro Salvini sia per Toninelli. Saranno chiamati a testimoniare il ministro Matteo Piantedosi, il segretario generale della Federazione europea dei giornalisti, Ricardo Gutierrez, e Oscar Camps, il fondatore di Open Arms.Il ministro Piantedosi viene chiamato a riferire "sulle iniziative volte a verificare il regime di protezione al quale Saviano è sottoposto dall'ottobre 2007". Il giudice si è riservato di decidere sulla lista testi e ha fissato la prossima udienza per il 1 giugno, quando verrà ascoltato il querelante, Matteo Salvini.

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