Roma, 4 feb. (askanews) - È stato rilasciato su cauzione (il 3 febbraio 2021) il regista iraniano Jafar Panahi che da due giorni aveva iniziato lo sciopero della fame nel carcere di Evin, a Teheran, dove era detenuto dal luglio 2022.Dopo la notizia della sua scarcerazione, arrivata dalla ong Center for Human Rights in Iran (CHRI), con sede a New York, e dalla moglie, Tahereh Saeidi, che ha pubblicato una foto sul proprio profilo Instagram in cui abbraccia il marito in auto, arrivano le prime immagini fuori dal carcere del regista 62enne che da oltre 200 giorni era in prigione per scontare una condanna a sei anni di reclusione per "propaganda contro il sistema"."Il signor Panahi è stato temporaneamente rilasciato dalla prigione di Evin grazie agli sforzi della sua famiglia, dei suoi avvocati e dei suoi rappresentanti cinematografici", ha dichiarato in un comunicato la Casa del Cinema, che raggruppa l'industria iraniana. In una dichiarazione rilasciata dalla moglie, il regista, i cui film sono stati premiati nei principali festival cinematografici europei, iniziando lo sciupero della fame aveva detto: "Rimarrò in questo stato fino a quando, forse, il mio corpo senza vita non sarà rilasciato dalla prigione".Il suo ultimo film, "No Bear", era stato proiettato alla Mostra del Cinema di Venezia mentre era già in carcere. Ha vinto il premio speciale della giuria.