Roma, 10 feb. (askanews) - "La storia ci ha insegnato che la differenza è ricchezza e non una malapianta da estirpare. Che i muri e i reticolati generano diffidenza, paura e conflitti, che il nazionalismo esasperato, fondato sulla repressione delle minoranze, sulle pretese di superiorità o di omogeneità di lingua e cultura, etnica o razziale, produce inevitabilmente una spirale di violenza e di guerra". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso al Quirinale per il Giorno del Ricordo, che ricorda la tragedia delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata."Che le ideologie basate sulla negazione dei diritti individuali, in nome della superiorità dello Stato o di un partito, lungi dal risolvere le controversie, opprimono i cittadini e sfociano in gravissime tragedie. Che la prepotenza e l'uso della forza non producono mai pace e benessere, ma generano violenza e gravi ingiustizie".