Milano, 6 mar. (askanews) - Il fisco può essere una leva per accelerare la ripresa, ma per attivarla serve una riforma strutturale che riordini e in alcuni casi superi le attuali nome non più coerenti con i cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni. E' il senso delle parole pronunciante dal viceministro per l'Economia Maurizio Leo nel corso del suo intervento all'incontro "Ripresa economica e crescita sociale: un'unica ricetta con molti ingredienti" organizzato dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano - presieduto da Marcella Caradonna - e che si è svolto in Cattolica."Stiamo cercando di cambiare l'impostazione del sistema tributario che oramai è datato: la vera riforma fu fatta negli anni 70, poi ci sono stati degli interventi manutentivi. Quello che vogliamo fare adesso è riordinare tutto il sistema tributario - ha detto il viceministro parlando a margine dell'incontro - Innanzitutto vogliamo rendere il nostro ordinamento coerente con quelle che sono le regole dell'Unione europea e internazionali. E poi intervenire sui singoli tributi: l'Irpef, l'Ires, l'Iva; ma anche gli altri tributi minori, alcuni dei quali si possono anche eliminare. E poi intervenire anche sui procedimenti di accertamento. Bisogna cambiare il rapporto tra fisco e contribuente. Bisogna semplificare e cercare di ridurre ilil tax gap che c'è stato dagli anni 2000 ad oggi e che si è attestato tra i 75 e i 100 miliardi. Una cosa del genere non è pensabile, bisogna ridurlo in una logica di collaborazione fisco-contribuente".Ma il fisco come leva delle ripresa - ha poi aggiunto il ministro - deve prevedere anche dei meccanismi che stimolino le imprese a creare occupazione e innovazione "La riforma deve essere inquadrata anche con incentivi alle imprese per le assunzioni - ha spiegato Leo - Per esempio ridurre la tassazione dell'Ires laddove l'impresa assuma chi percepiva il reddito di cittadinanza, ultra cinquantenni, donne. O che facci investimenti innovativi come il 4.0, il patent box, e la ricerca e sviluppo. Quindi ridurre le tasse per creare nuova occupazione e fare investimenti".Il ministro ha poi confermato che è allo studio la riduzione delle aliquote fiscali a sole tre fasce. "Dovremo vedere come coordinare la riduzione delle aliquote con la revisione delle tax expenditures - ha confermato il viceministro - Abbiamo circa 600 tax expenditure che cubano 156 miliardi, se si fa una revisione attenta si possono trovare le risorse per calibrare meglio le aliquote".Maurizio Leo ha infine affermato che il testo della legge delega sulla riforma del fisco sarà presentato in Consiglio dei ministri entro metà marzo-