Milano, 10 mar. (askanews) - Sostituire uno dei quadri più illustri della storia della pittura con una rivisitazione generata dall'intelligenza artificiale. Accade all'Aia, al museo Mauritshuis, nella sala che ospita la tela di Jan Vermeer "La ragazza col turbante", quadro noto anche come "La ragazza con l'orecchino di perla", che in questi giorni ha traslocato ad Amsterdam per una grande retrospettiva sul pittore del Seicento olandese.Al suo posto cinque opere ispirate al celebre quadro, tra le quali una appunto creata dall'artista digitale berlinese Julian van Dieken utilizzando Photoshop e uno strumento per l'intelligenza artificiale."Quando abbiamo saputo che il quadro di Vermeer sarebbe stato ad Amsterdam abbiamo organizzato un concorso per sostituirlo temporeaneamente", ha spiegato Boris de Munnick, portavoce del museo.Hanno risposto 3.482 persone, compresi bambini e anziani, inviando le loro creazioni. Tra queste l'opera dell'artista digitale tedesco. Alcuni hanno apprezzato l'esperimento, ma altri hanno gridato allo scandalo."Non avevo idea, quando ho visto questo quadro la prima volta, che fosse intelligenza artificiale. Guardando meglio le lentiggini da vicino, fanno un po' paura, ma per il resto, non so, vado in un museo d'arte moderna, o in un museo d'arte contemporanea e vedo le cose più strane, che sono considerate arte. E' una domanda difficile, cos'è l'arte e cosa non lo è?".Con buona pace di tutti, la polemica sarà presto acqua passata. Dal primo aprile l'opera di Vermeer, quella originale e immortale, tornerà a casa nel museo dell'Aia.