FAST Heroes, piccoli supereroi per salvare i nonni dall'ictus

Askanews 2023-03-29

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Milano, 29 mar. (askanews) - Una campagna didattica internazionale rivolta ai bambini delle scuole primarie che ha come obiettivo quello di insegnare loro, attraverso attività ludiche e video, a riconoscere i principali sintomi dell'ictus e a chiamare tempestivamente i soccorsi. È il progetto FAST Heroes che a livello internazionale ha coinvolto 5.805 scuole, 11.235 classi, 251.666 alunni e 16.492 insegnanti."I sintomi più importanti che ci consentono di riconoscere che sta succedendo qualcosa - ci ha spiegato il professor Danilo Toni, direttore dell'Unità Trattamento Neurovascolare del Policlinico Umberto I di Roma - sono la perdita di forza in una metà del corpo, destra o sinistra, eventualmente anche con perdita di sensibilità; la difficoltà nel parlare che consiste nell'articolazione, la produzione o la comprensione della parola; la difficoltà a vedere con la metà del campo visivo, o anche a tenersi in piedi".In Italia il progetto è promosso da A.L.I.Ce. Italia Odv, l'Associazione per la Lotta all'Ictus Cerebrale, in occasione di Aprile mese della prevenzione contro l'Ictus. "Questo è un mese nel quale - ha spiegato Andrea Vianello, presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv - ne dobbiamo parlare, e partiamo con un progetto per i bambini, molto accattivante, perché abbiamo usato anche dei fumetti, dei personaggi, come quelli di un nonno e un bambino. Un nonno che può essere salvato da un supereroe, perché se i bambini sanno e capiscono che basta vedere una bocca storta, un braccio più debole, problemi di linguaggio, potrebbe essere un ictus".L'acronimo FAST, che in inglese significa veloce, si compone di F, come face, faccia; a come arms, braccia; S come speech, linguaggio e T come time, tempo. "Nel caso dell'ictus ischemico - ha aggiunto il professor Toni - abbiamo la possibilità di intervenire, ma dobbiamo intervenire velocemente".L'ictus cerebrale in Italia colpisce ogni anno circa 150mila persone, ma con una chiamata tempestiva ai numeri di emergenza, anche fatta dai bambini che stanno con i nonni, in molti casi si può intervenire e risolvere.

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