Roma, 19 apr. (askanews) - "La questione del regolamento europeo sugli imballaggi, in discussione in questi giorni, è molto chiara tanto che anche lacommissione agricoltura a Bruxelles ha posto una serie di paletti. Il regolamento non tiene conto dello stato di avanzamento di alcuni Paesi e soprattutto non differenzia tra le diverse funzioni d'uso dell'imballaggio o di altre questioni tecniche come la riciclabilità o la biodegradabilità, bastipensare al caso delle bioplastiche dove l'Italia è leader mondiale".lo ha detto l'On. Maria Chiara Gadda, Vicepresidente Commissione Agricoltura, durante la puntata odierna di Largo Chigi, il talk di The Watcher Post."Non solo. Questa proposta va in conflitto con il principio di sussidiarietà che l'Unione europea si è data e che responsabilizza i Paesi membri nelle loro peculiarità. Noi per esempio siamo produttori e trasformatori di materie primeagroalimentari e questo primato lo dobbiamo valorizzare. Gli imballaggi primari per esempio sono fondamentali per conservare gli alimenti e prevenire gli sprechi e le nostre imprese stanno potenziando la ricerca nei confronti di imballaggi sempre più sostenibili. Se vogliamo che la transizione ecologica avvenga davvero, dobbiamo evitare facili ambientalismi e misurarel'impronta ambientale delle produzioni valutando tutte le esternalità positive e negative. Non si può pensare che il riuso sia l'unica soluzione, ci vuole un giusto mix tra riuso, riciclo e prevenzione", ha concluso Gadda.