Venezia, 22 giu. (askanews) - "Questa è la sessantesima edizione dell'Esposizione internazionale d'arte contemporanea nell'arco di 128 anni dalla prima e non c'era mai stato né una curatrice né un curatore proveniente da un paese dell'America latina. La partecipazione di artiste e artisti sudamericani alla Biennale è sempre stata nutrita, ma diverso è quando a invitare è una curatrice o un curatore che ha radici nella stessa cultura e ha sviluppato nel corso degli anni uno sguardo globale. La sua ricerca è anche focalizzata su artiste e artisti che pur provenienti da culture e mondi diversi hanno saputo mantenere sentimenti, caratteri ed esperienze della loro cultura d'origine ovunque si trovassero". Lo ha detto il presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, presentando la Biennale Arte del 2024, affidata al curatore brasiliano Adriano Pedrosa."Sarà interessante - ha aggiunto Cicutto - scoprire quanti padiglioni nazionali seguiranno questo tema e come lo declineranno. Mi piace particolarmente che in questa mostra ci sia la presenza di opere realizzate nel secolo scorso che oggi vengono considerate punti di riferimento per le nuove generazioni e all'interno di questo movimento ritroveremo molti nomi italiani. Adriano Pedrosa si cimenterà con la seconda edizione del College Arte, aperto in 2022 con Cecilia Alemani, un'attività cui la Biennale tiene molto in tutte le sue arti. Sono certo che la 60esima Esposizione internazionale d'arte e il suo curatore sapranno emozionare e colmare, come ha detto la curatrice della 18esima Edizione della Biennale Architettura Leslie Lokko, quelle falle nella storia dell'arte con molte presenze finora trascurate".