Roma, 4 ago. (askanews) - Manifestanti partecipano a una marcia di protesta a Beirut nel terzo anniversario dalla devastante esplosione che il 4 agosto 2020 distrusse il porto della capitale libanese provocando 220 morti e circa 6.500 feriti. Nessuno ad oggi è stato condannato per quanto accaduto, mentre le indagini sono state sospese in seguito a pressioni politico-giudiziarie, secondo Afp.Il disastro è stato provocato da un incendio in un magazzino dove erano stoccate da anni tonnellate di prodotti chimici, tra cui nitrato d'ammonio. I sopravvissuti ancora oggi aspettano risposte. A organizzare la marcia è il principale gruppo che rappresenta i familiari delle vittime.