Milano, 4 ott. (askanews) - Riciclo dell'alluminio, l'Italia è un esempio virtuoso per l'Europa: il 100% della produzione nazionale di proviene dal riciclo e al riciclo è avviato ben il 73,6% degli imballaggi in alluminio. A tutto vantaggio dell'ambiente e della sostenibilità.Si tratta di primato - come è stato evidenziato anche nel corso dei lavori dell'undicesima edizione del Salone della Csr e dell'innovazione sociale - che permette al Paese di superare di ben 10 punti la media europea per imballaggi riciclati e di aver già raggiunto e superato gli obiettivi fissati dall'Europa al 2030"Possiamo dirci assolutamente orgogliosi - sottolinea Giusi ,Carnimeo, direttore generale Cial, il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, cha ha partecipato ai lavori del Salone della Csr - Siamo orgogliosi perché è il frutto del lavoro congiunto e della partecipazione di più attori. Ovvero di tutti quelli che sono coinvolti nella filiera del packaging: le aziende innanzitutto, le imprese responsabili della gestione e della raccolta di differenziata e dei rifiuti di imballaggio in alluminio, dei cittadini, di noi consorzi. Quindi sono chiamati ad intervenire ad assumere le proprie responsabilità tutti questi attori. Da qui nasce il concetto di 'responsabilità circolare' che richiama anche quella che è la caratteristica dell'alluminio, la sua circolarità in termini di riciclabilità all'infinto e al 100 per cento".Nel 2021 la produzione nazionale di alluminio secondario - vale a dire riciclato, con notevole risparmio in termini energetici e quindi ambientali - ha raggiunto i massimi storici, raggiungendo quota 954 mila tonnellate. Ma la strada è ancora migliorabile. "E' chiaro che puntiamo anche alle nuove sfide - prosegue Carnimeo - Faccio presente che la Commissione europea ha in bozza un nuovo regolamento che ci chiede sempre più di aumentare la circolarità e la sostenibilità degli imballaggi e di fare prevenzione sulla produzione di rifiuti; prevenzione che è però insita nell'alluminio stesso. Le caratteristiche dell'alluminio, la sua leggerezza, anche la sua diffusione, lo fanno essere già di per sé un materiale che soddisfa le caratteristiche e gli obiettivi di prevenzione. Si può fare sempre di più, pensiamo per esempio alla raccolta differenziata da sviluppare e promuovere in alcune aree e alcune zone del Sud, che però va detto negli anni hanno già raggiunto buone prestazioni. Però si può ancora innovare e migliorare. Cial fa proprio questo: supporta le aziende, supporta i comuni, stando al loro fianco in tutte le attività di sviluppo".La sfida dell'ulteriore miglioramento dei risultati prevede in particolare il miglioramento qualitativo e anche quantitativo della raccolta. "Noi puntiamo molto ad allargare il recupero di tutte le tipologie di imballaggio in alluminio anche quelle piccole e leggere - conferma il direttore generale di Cial - Promuoviamo il cosiddetto recupero dell'alluminio dal flusso diciamo 'di scarto', dove può finire l'imballaggio un po' più piccolo, la linguetta della lattina o il foglio un po' appallottolato, così da massimizzare veramente il recupero del materiale in tutte le sue forme. Questo è un nostro obiettivo da promuovere e sviluppare".