Roma, 7 nov. (askanews) - Valorizzare il contributo apportato da personalità del mondo dell'arte e della cultura alla crescita etica e sensibilizzare imprese e opinione pubblica sull'importanza della responsabilità sociale e della sostenibilità come fattori strategici di sviluppo del nostro Paese. E' questa la principale finalità del Premio Anima, ideato da Anima per il sociale nei valori d'impresa, la non profit promossa da Unindustria e giunto quest'anno alla XXII edizione.I vincitori - nelle categorie Cinema, Giornalismo, Fotografia, Letteratura, Teatro e Premio Speciale - sono stati premiati alla Terrazza Caffarelli a Roma.In uno scenario mondiale caratterizzato da elevata complessità e incertezza, il Premio Anima vuole valorizzare l'importanza della solidarietà e dell'inclusione e accendere i riflettori su storie di emigrazione e conflitti ancora in corso in varie parti del mondo, con una particolare attenzione alla difesa dei diritti umani e al futuro delle nuove generazioni."Quest'anno i temi sono tantissimi. Vogliamo parlare del tema dell'immigrazione - ha sottolineato Sabrina Florio, Presidente di Anima - ma ce ne sono tanti altri, parleremo anche la crisi climatica, dei diritti umani, anche di tematiche che in un momento come questo, di grande crisi economica e in contesto di guerra, dobbiamo sempre di più parlare del ruolo che oggi le imprese devono parlare avanti. Quindi oggi parliamo di coesione, di integrazione, di immigrazione e delle attenzioni che l'imprenditore deve dare al proprio territorio, parlando dei valori della solidarietà e dell'etica dei comportamenti nel fare impresa"."E' il 23esimo anno che noi cerchiamo di rappresentare l'importanza per il mondo dell'impresa per valori quali l'etica, la solidarietà, l'inclusione - ha affermato Luigi Abete, Presidente del Premio Anima e della Fondazione BNL -. Valori che non solo sono necessari nella società ma anche nella vita lavorativa. Quest'anno c'è da rivolgere una attenzione a queste esigenze anche da un punto di vista più globale. Siamo in un mondo complesso, dove la solidarietà non viene considerata al primo punto dell'ordine del giorno dell'agenda politica, dove l'inclusione sociale rimane una declamazione e non è un obiettivo praticato. Insomma, il mondo è sempre più complicato".