(Adnkronos) - "Oggi siamo stati vittime di una gravissima aggressione fisica da parte di Coldiretti e del suo presidente Prandini che è persino arrivato a spintonare e insultare il collega Della Vedova. Meloni e Lollobrigida devono condannare questa aggressione di stampo squadrista. È inaccettabile a questo punto che Prandini resti al suo posto”. Lo dichiara il segretario di Più Europa Riccardo Magi. Magi e Della Vedova davanti a Palazzo Chigi stavano esponendo un cartello con su scritto 'Coltivate ignoranza, il divieto alla carne coltivata è antiscientifico e anti italiano' proprio a pochi metri dalla manifestazione della Coldiretti contro il cibo artificiale. ''Sono stato aggredito fisicamente dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini, che mi ha detto che sono un delinquente - ha detto Della Vedova - Prandini non può restare presidente di una grande organizzazione con una grande tradizione dopo il modo in cui si è comportato". "Andremo a fare denuncia, non è tollerabile - ha affermato Della Vedova, ricostruendo in aula alla Camera l'episodio dello scontro davanti a Palazzo Chigi - Invito tutta la Camera, ma soprattutto il ministro Lollobrigida, mi auguro non vada alla manifestazione di Coldiretti, glielo chiedo da parlamentare a parlamentare. Dopo quello che è successo non può andare a legittimare una aggressione contro il Parlamento sarebbe un riconoscimento alla violenza contro il Parlamento". "Arriva come un ossesso il presidente di Coldiretti Prandini, corre verso di me, delinquente delinquente, ci sono i video, si capirà, c'erano gli agenti della Digos, cerca di aggredirmi. Fortunatamente gli agenti della Digos lo allontanano e arriva la polizia", ha raccontato Della Vedova aggiungendo: "Che il presidente di Coldiretti si senta legittimato ad attraversare la strada per aggredire fisicamente un parlamentare per le parole che ha pronunciato nell'aula di Montecitorio trovo che sia di una gravità assoluta". "Noi è da stamattina alle otto che siamo di fronte al Parlamento in modo assolutamente pacifico, in attesa di festeggiare una votazione - ha detto Prandini all'Adnkronos - L'onorevole Della Vedova ha esposto dei cartelli in termini di provocazione nei confronti del mondo agricolo italiano con la scritta 'Coltivate ignoranza'. A fronte di tutto questo io capisco che qualcuno abbia bisogno di qualche minuto di visibilità. Mi spiace di avergli dato il palcoscenico, nel momento in cui sono andato da lui e ho cercato di fargli abbassare il cartello dicendo quello che penso di lui, e cioè che è un buffone". "Non ci si può aspettare che venga a stigmatizzare e a offendere un mondo che è fatto di agricoltori che lavorano ogni giorno per produrre e donare cibo alla collettività qualcuno che se non fosse che è eletto e ospitato in un partito diverso dal suo non sarebbe nemmeno in Parlamento", ha aggiunto Prandini. "Come è normale e lecito che sia nel dibattito parlamentare", ha proseguito, "l'onorevole Della Vedova è tutta la mattinata che continua a dire delle grandi falsità rispetto ai posizionamenti che Coldiretti avrebbe tenuto in questi mesi nell'ambito del dibattito sulla proposta di normare il divieto di vendita e commercializzazione del cibo sintetico, dicendo che noi saremmo contro la ricerca, contro l'innovazione. Ma è vero esattamente l'opposto. Noi siamo assolutamente favorevoli alla ricerca, siamo favorevoli al fatto che sia pubblica e indipendente". Alla Camera è scattata la bagarre. Dopo l'intervento del deputato di +Europa, che ha ricostruito l'episodio, e quello della capogruppo del Pd Chiara Braga, che ha stigmatizzato e anche polemizzato con il ministro Francesco Lollobrigida, ha preso la parola Francesco Battistoni: "Voglio esprimere solidarietà a Coldiretti e al presidente Prandini. Ero lì pure io, si svolgeva una manifestazione pacifica e qualcuno si metteva davanti palazzo Chigi con cartelli 'coltivate ignoranza'. Non è ammissibile". L'intervento del deputato di Forza Italia è stato interrotto, subissato dalle proteste dell'opposizione, e la presidente di turno Anna Ascani è stata costretta a intervenire più volte per riportare la calma in aula. "Chiedere di non incontrare lavoratori credo che sia inopportuno e quindi io incontrerò i lavoratori e gli imprenditori agricoli che oggi tengono alla posizione che gran parte del Parlamento si è assunto - ha affermato il ministro per le Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, replicando a Della Vedova - Non gli chiederò come votano, come hanno votato nella vita, a maggior ragione potrò dire a loro che ogni forma di violenza rispetto alle istituzioni parlamentari, fossero pure minoritarie, anzi più grave se perpetrata nei confronti della minoranza, va condannata. Lo vado a dire ai lavoratori, credo sia inopportuno chiedere ad un parlamentare, ad un ministro, ad un governo, a un membro dell'opposizione di non rapportarsi con i lavoratori, questa scelta non la farò mai". "Non dubitando delle parole del collega, prima che iniziasse que