La A 110 nacque nel 1962 come sostituta della A108, che comunque rimase ancora in listino per un anno in Francia, mentre fu prodotta su licenza in altri Paesi per ancora qualche anno.
Rispetto alla A108, la A110 condivide le linee generali della carrozzeria, realizzata in vetroresina. Se ne differenzia esternamente per il disegno del padiglione e della coda, resi più sportivi e più estremi nel design, ma anche per il frontale a doppi fari carenati.
Meccanicamente, invece, la A110 è completamente nuova: nuovo fu il telaio utilizzato per la sua realizzazione, sebbene fosse anch'esso a trave centrale come nel caso dell'antenata, e nuova fu la meccanica adottata, proveniente dall'allora neonata Renault 8 ed inizialmente consistente in un motore a 4 cilindri da 956 cm³ di cilindrata, in grado di erogare 50 CV di potenza massima. Con tale unità motrice, la A110 sfiorava i 160 km/h.
Nel corso della sua storia, però, la A110 adottò svariate motorizzazioni, tutte provenienti dalla produzione Renault di serie, fino ad arrivare ad un propulsore da 1.8 litri, non montato però sulle vetture di serie.
La A110 è stata sicuramente la più famosa tra le Alpine, grazie ai suoi innumerevoli successi in tutto il mondo. Appena nata, infatti, la A110 fu immediatamente introdotta sui tracciati di gara e subito cominciò a farsi conoscere riscuotendo numerosi successi. La A110, specie nelle prime versioni, quelle con motorizzazioni minori, fece anche da "scuola" per numerosi aspiranti piloti, alcuni dei quali emersero e divennero assai famosi, come per esempio il brasiliano Emerson Fittipaldi, poi approdato in Formula 1.
Dopo i primi successi, più che altro circoscritti quasi all'ambito nazionale, la A110 subì nel 1964 il primo trapianto di motore, passando all'unità da 1108 cm³ proveniente dalla R8 Major ed in grado di erogare 60 CV di potenza, divenuti in seguito 86 CV. Editing Dr. Fernando Menichini