Bologna, 19 gen. (askanews) -"Tanti italiani pensano che il fascismo in fondo ha fatto anche cose buone". Ecco perché c'è un "problema culturale" che va affrontato "attraverso una battaglia culturale" a partire "dalle scuole". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, commentando la decisione della Cassazione di non considerare reato il saluto fascista nella sua espressione commemorativa."Credo che il problema vada spostato tutto su un altro piano: il problema non è il fatto che in Italia ci siano dei fascisti perché ci sono in tutti i paesi; penso che il vero problema sia culturale" ha spiegato Calenda a margine della presentazione a Bologna del suo nuovo libro "Il Patto. Oltre il Trentennio Perduto"."Tanti italiani - ha aggiunto - pensano che il fascismo in fondo sia stato una cosa che ha fatto anche cose buone e che ha sbagliato solo ad allearsi con Hitler. Il fascismo è molto peggio di questo". Per questo, secondo Calenda, "va fatto un lavoro nelle scuole: non si combattono i fenomeni eversivi - non di eversione pratica della Repubblica ma culturalmente - se non attraverso una battaglia culturale".