(LaPresse) La morte di Kyriaki Griva ha sconvolto la Grecia. La 28enne è stata pugnalata dall'ex sotto il commissariato di polizia di Agioi Anargyro, alla periferia nord di Atene, dove un'amica l'aveva accompagnata per chiedere aiuto alle forze dell'ordine a causa dell'uomo che la minacciava Era lo scorso 31 marzo. La giovane aveva parlato del suo ex fidanzato, delle violenze subite e del suo essere violento. Voleva essere accompagnata a casa da un’auto di pattuglia. Ma non ce n'erano disponibili, Kyriaki è uscita dal commissariato ma ha immediatamente telefonato.«Mi sto perdendo. È arrivato qui. Mi aiuti». Dall’altro capo del telefono una voce fredda, irritata. La risposta: «Signora, l’auto di pattuglia non è un taxi». Pochi secondi dopo la giovane è stata uccisa Quattro agenti sono stati sospesi e indagati. Anche la Presidente della Repubblica è intervenuta: "Serve il reato di femminicidio"