Genova, 12 apr. (askanews) - "Penso che la galera se possibile andrebbe evitata a chiunque, anche ai colleghi giornalisti. Di tutta evidenza non credo che sia una soluzione. Penso che il Parlamento troverà ovviamente come sempre fa un equilibrio tra le proposte fatte dai relatori e la volontà dell'aula". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commentando gli emendamenti presentati in commissione Giustizia al Senato dal relatore del Ddl diffamazione, l'ex assessore ligure Gianni Berrino, che non escludono la pena del carcere per i giornalisti. "Penso anche - ha aggiunto il governatore ligure, che è anche giornalista - che talvolta reazioni eccessive siano risposta ad uno stimolo importante: se guardiamo il tema del dossieraggio, se guardiamo il tema di alcune pubblicazioni in questi anni e se guardiamo anche ovviamente il danno che talvolta fa l'essere sbattuti in prima pagina senza una colpa, credo che su questo, oltre che il Parlamento, dovrebbe avere un'assunzione di responsabilità l'Ordine dei giornalisti che è qualcosa che nasce apposta per verificare anche tra noi giornalisti il rispetto rigoroso della deontologia"."Oltre ovviamente a censurare un'iniziativa, quella delle manette facili, che non mi vede mai d'accordo per nessuna categoria, men che meno per la mia - ha concluso Toti - credo che l'Ordine dei giornalisti dovrebbe assumersi anche la responsabilità di richiamare tutti i colleghi a un doveroso rispetto di quello che è la nostra deontologia, che ove fosse davvero rispettata fino in fondo e con grande scrupolo sarebbe già di per sé un argine importante a tutto questo".