(LaPresse) «È importante che la corona sia stata deposta dal sindaco, perché la corona è del Comune, rimane sempre da capire perché la corona sì e la fascia no (Sala da sempre partecipa a questa cerimonia senza fascia tricolore, ndr), ma noi non ci formalizziamo. Quello che conta sono i gesti, l'abito non fa il monaco. Sono grato al sindaco di essere venuto a ricordare un giovane che ha perso la vita». Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, parlando al termine della commemorazione di Sergio Ramelli ai giardini intitolati al giovane del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da esponenti di Avanguardia Operaia. «Su questo cippo - ha aggiunto La Russa - non c'è una parola di odio o di appartenenza. E in nome di una pacificazione nazionale ci piacerebbe che una scritta come questa ci fosse anche in tutte le occasioni in cui viene ricordato chiunque sia caduto in quegli anni drammatici, al di là della sua appartenenza ideologica, partitica e politica». «Continuo a registrare che solo nel nome di Sergio Ramelli si fa seguire la frase "in nome di una pacificazione nazionale", ma speriamo che i tempi siano vicini affinché questo possa appartenere a tutti come abbiamo sempre chiesto e voluto», ha concluso La Russa.