Roma, 29 mag. (askanews) - "Il testo è stato limato fino a pochi minuti fa, penso che l'Anm non ne sia a conoscenza come magari non ne siete a conoscenza voi, quindi magari quando ne avrà conoscenza si esprimerà con le sue valutazioni sui contenuti. Per quanto mi riguarda, da magistrato ho sempre sostenuto che dopo l'introduzione del processo accusatorio voluto da Giuliano Vassalli, questa riforma sulla separazione delle carriere e la composizione del Csm avrebbe dovuto essere una conseguenza obbligata, proprio per ragioni logico-dogmatiche del diritto": lo ha detto il ministro della giustizia, Carlo Nordio, in relazione ai rilievi dell'Associazione nazionale magistrati rispetto al varo della riforma sulla separazione delle carriere e del nuovo Csm."Le critiche sono il sale della democrazia", ha commentato il Guardiasigilli, sempre nel corso della conferenza stampa seguita al Cdm, ricordando la sua partecipazione al congresso Anm di Palermo."Accettiamo contributi e suggerimenti" - ha continuato Nordio - ma "anche loro (l'Anm) devono accettare che la volontà popolare è sacra e si esprime attraverso le elezioni. Se ci viene dato il mandato di separare le carriere, noi ubbidiamo alla sovranità che appartiene al popolo secondo quello che è scritto nella Costituzione".