Roma, 13 giu. (askanews) - «Mia figlia è in carcere con una condanna a sette anni per aver sostituito cinque cartellini dei prezzi, in un supermercato, con messaggi contro la guerra. Sono alla Camera per sensibilizzare tutta l'opinione pubblica e le istituzioni europee e per sostenere tutte le persone che, in Russia, sia in carcere che fuori, sono represse nella loro libertà di pensiero».
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Lo ha detto in audizione in Comitato Diritti Umani presso la Commissione Esteri, Nadezhda Skochilenko, madre dell'artista russa anti-guerra Aleksandra. Skochilenko ha parlato in particolare dell'assenza di Stato di diritto e di separazione dei poteri rispetto al sistema giudiziario russo: «Nello specifico caso di mia figlia il giudice ha ricevuto il giorno dopo la promozione per questo suo servizio», ha denunciato.