(LaPresse) «Noi abbiamo osservato un regolamento del Ministero della Giustizia, che segnala il passaggio in giudicato di una sentenza di Cassazione allo scopo di consentire alla procura della Repubblica di emettere un ordine di cattura nel più breve tempo possibile». Lo ha detto il procuratore capo di Brescia, Francesco Prete, in merito all'arresto, avvenuto nel pomeriggio a Soiano, di Giacomo Bozzoli, condannato per l'omicidio di suo zio Mario Bozzoli. «La sentenza è del primo luglio, l'ordine di carcerazione anche. Non abbiamo perso tempo, abbiamo fatto tutto nel più breve tempo possibile. Prima era un uomo libero, nel momento in cui i Carabinieri hanno avuto notizia si sono messi alla ricerca del condannato, che in quel momento non hanno trovato. Questa descritta è la procedura, che è stata rispettata», ha aggiunto Prete.