Nelle Langhe, spazi a misura dei più piccoli contro la povertà educativa

IO DONNA 2024-07-17

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Roma, 16 lug. (askanews) - Un bosco pieno di alberi e sentieri, una passeggiata con le capre al pascolo, un campo da calcio: sono alcuni dei "luoghi del cuore" disegnati e trasformati in cartoline, con l'obiettivo di costruire una mappa collettiva di comunità e immaginare la città ideale, a misura delle proprie esigenze, dai partecipanti al progetto Nessuno resti indietro, selezionato da Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa.

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Il progetto interviene nei due territori delle Langhe - la dorsale che comprende l'I.C. di Cortemilia e l'altra l'I.C. di Bossolasco-Murazzano - che, nell'ottica di una crescita sociale e culturale "incrociata" tra educatori, genitori e bambini, utilizza il metodo progettuale "Cultura in movimento", coordinato dall'ente capofila Arci Cinema Vekkio.

Il metodo propone la costituzione di una comunità educante che, tramite la lettura del paesaggio, consente ai bambini di riappropriarsi del territorio, rendendoli protagonisti attivi nella progettazione degli spazi, in base ai loro bisogni ed esigenze. Un percorso volto a favorire il radicamento delle nuove generazioni su un territorio per sua conformazione molto dispersivo e a forte rischio di spopolamento e a valorizzare il patrimonio naturalistico, artistico e culturale dell'Alta Langa grazie anche a un approccio di "outdoor education" più che mai fondamentale.

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Questo avviene attraverso le attività dell'inchiesta e della costruzione di mappe di comunità. L'inchiesta, di tipo pedagogico, ha consentito, attraverso giochi e laboratori, di far emergere le tematiche vissute come più rilevanti e urgenti per i partecipanti, individuando i luoghi più significativi per loro, in cui si riconoscono e hanno qualcosa da raccontare, sia a livello di esperienza personale che di storie di comunità. Attraverso i disegni, si arriva ad un lavoro sul presente e sul futuro del territorio, individuando quali spazi far emergere e costruendo così una mappa sociale di classe, in cui tutti possono riconoscersi e riconoscere i luoghi simbolici più importanti.

Successivamente, è stato realizzato un laboratorio di cartoline, in cui ognuno ha rappresentato attraverso un disegno uno dei luoghi indicati nella mappa. Non solo luoghi ma anche storie, come quella dei "Dodici bambini in via di estinzione nel comune di Monesiglio"

Infine, con il gioco dell'"Inventa il luogo", divisi in gruppi, i ragazzi hanno ragionato, realizzando dei plastici in miniatura, su luoghi, attività e azioni che mancano sul territorio ma che secondo loro dovrebbero esserci: dal cinema al centro sportivo con una biblioteca, un bar e una palestra, i ragazzi hanno immaginato il proprio comune ideale, su misura per loro.

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