Sophie, duchessa di Edimburgo, in lacrime per il Sudan: l'incontro straziante con le vittime della guerra

IO DONNA 2024-10-15

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Ha voluto vedere con i propri occhi l'orrore di una guerra taciuta, soverchiata da altri conflitti che fanno tremare il mondo. E da quegli stessi occhi sono uscite lacrime di dolore ed empatia. Sophie, duchessa di Edimburgo, ha visitato un campo di profughi del Sudan in Ciad e non è riuscita a trattenere l'emozione. La moglie del principe Edoardo ha incontrato i rifugiati, persone fuggite dalla brutalità della guerra civile. Ascoltando le loro storie, è apparsa profondamente colpita dalle esperienze terribili e devastanti che queste donne e bambini hanno dovuto affrontare.

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Sophie di Edimburgo tra i rifugiati sudanesi
Per tre giorni, Sophie di Edimburgo ha ascoltato testimonianze di sofferenze che pochi di noi possono immaginare. Tra queste, cinque donne sopravvissute alla violenza sessuale, costrette a barattare cibo e acqua per la loro stessa sicurezza. «È inconcepibile pensare che qualcuno debba scambiare la propria dignità per sopravvivere», ha dichiarato la cognata di re Carlo III. Che ha aggiunto: «Questa è una violenza che viene usata come strumento di contrattazione nei conflitti».

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Sophie è stata la prima reale britannica a visitare il Ciad, trascorrendo un'intera giornata lungo il confine con il Sudan, dove centinaia di migliaia di persone hanno trovato rifugio. Nel campo rifugiati di Adre, dove vivono oltre 220mila persone, per lo più donne e bambini, la duchessa ha incontrato famiglie spezzate dal conflitto. Una madre, con un neonato legato alla schiena e un altro bambino in braccio, ha raccontato di aver camminato per dieci giorni per raggiungere il campo. La sua storia, come tante altre, è segnata dalla paura e dall'incertezza, e il suo sguardo rifletteva una sofferenza impossibile da ignorare.

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Una guerra terribile e dimenticata
La guerra in Sudan, esplosa nell'aprile 2023, ha costretto intere comunità a fuggire. Le donne incontrate da Sophie hanno vissuto l'orrore sulla propria pelle. «Se escono di casa, vengono uccise», ha raccontato una di loro. Molte non sanno dove si trovano i loro mariti o figli, spesso portati via con la forza, lasciando dietro di sé un'angoscia insopportabile.

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Sophie, che è madre di due figli, non ha potuto nascondere il suo turbamento. «Le storie di violenza contro i bambini sono... non ci sono parole», ha confessato, trattenendo a stento l'emozione. Oltre a dare conforto, la duchessa ha voluto sottolineare l'importanza del lavoro svolto da organizzazioni come Unicef e Plan International, che cercano di proteggere i più vulnerabili, specialmente i più piccoli, in situazioni di emergenza. La sua visita ha anche ricordato quanto sia importante dare voce a queste storie, affinché il mondo non dimentichi chi, ogni giorno, lotta per la sopravvivenza.

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