Il Tribunale di Roma ha riconosciuto il diritto alla rivalutazione pensionistica di un ex tecnico aeronautico Alitalia, costretto per anni a lavorare in un ambiente saturo di polveri di amianto. Dopo 23 anni di servizio e una diagnosi di “micronoduli polmonari a verosimile etiologia asbestosica”, il lavoratore ha ottenuto un risarcimento di 35mila euro e un aumento della pensione di 500 euro al mese.

Durante il processo, un testimone ha raccontato le condizioni di lavoro nei capannoni della compagnia aerea: “Pensavo fosse normale polvere quella che brillava nell’aria, ma era amianto. Quando il motore vibrava, i tubi rivestiti con quel materiale si sfaldavano, rilasciandolo nell’ambiente”.

L’avvocato Ezio Bonanni, difensore dell’ex dipendente e presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, ha definito la sentenza un “risultato storico”, sottolineando che la rivalutazione pensionistica potrebbe rappresentare un precedente importante per altri lavoratori esposti alla sostanza cancerogena.