Sesto Fiorentino, da Nuto della Bandabardò a Pelù: una fila di musicisti a pulire il Parsifal

Corriere della Sera 2025-03-16

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Le scarpe di cuoio piene di fango, l’impermeabile mimetico lungo fino ai piedi. Nuto della Bandabardò è arrivato in via Tonietta di prima mattina. Spala come gli altri, rimuove i detriti a mani nude, i capelli lunghi sul viso.C’è ancora tanta acqua nello storico studio di registrazione Parsifal di Sesto Fiorentino. Danni per migliaia di euro. Chitarre, pianoforti, batterie, casse, impianti. Tra questi, anche quelli della Bandabardò.

È uno dei luoghi più colpiti dall’alluvione. Sulle pareti deturpate ci sono i manifesti dei cantanti che sono passati da qui: Anna Oxa, Raf, Max Gazzè, Negrita, Litfiba, Irene Grandi. Un luogo storico per molti altri cantanti (ma anche per tanti gruppi amatoriali fiorentini), che da qui sono passati ai loro esordi: Gianna Nannini, Antonello Venditti, Marlene Kuntz. Anche Piero Pelù è qui ad aiutare. Dentro non c’è più luce, si spala quasi al buio. Le stanze utilizzate per la registrazione, adesso sono piene di melma. Tanti musicisti e allievi della scuola di musica sono arrivati a dare una mano. Formano una catena umana lunga venti metri che con i secchi svuota d’acqua le stanze.Commosso dai tanti volontari Carlo Barducci, responsabile del centro Parsifal. «Abbiamo avuto l’acqua alta un metro, probabilmente sono da buttare i nostri pavimenti insonorizzati, oltre a tantissimi strumenti». Sulla piattaforma GoFoundMe è stata lanciata la raccolta fondi «Aiuta il Parsifal».

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