(askanews) - Donato Carrisi è stato uno dei protagonisti del Riviera International Film Festival che si è appena chiuso a Sestri Levante. Lo scrittore e regista è stato il Presidente della giuria dei documentari e ha tenuto una masterclass, proprio nei giorni in cui sta ultimando il suo nuovo libro, di cui sta consegnando le bozze: «Aspettatevi di tutto, è come camminare per strada in un luogo deserto, di notte al buio. Così bisogna attendere i miei romanzi», ha affermato.
Carrisi è uno degli scrittori italiani più prolifici e più amati. I suoi thriller portano alla luce gli aspetti più oscuri e mostruosi dell'essere umano. «Io mi spavento quando qualcuno mi dice 'io non leggo libri, non vado al cinema». - ha detto «Sono terrorizzato da queste affermazioni, veramente terrorizzato. La politica è il frutto dell'ignoranza, la politica attuale, tutta la politica, è frutto della nostra ignoranza. Se vogliamo una politica migliore, beh, insomma, dobbiamo studiare. Punto».
La dura critica dei social di Donato Carrisi
Alla base di questa diffusa ignoranza, secondo lo scrittore-regista, c'è anche il sempre più diffuso utilizzo dei social. «I social vanno chiusi perché sono un luogo di falsa libertà. È il caos. Quello che avviene sui social è il caos, non può essere accostato all'anarchia né alla libertà. È il caos. E il caos non genera niente, il caos genera solo altro caos e odio. E basta.
Sembra quasi che non ci siano più persone dubbiose, che nessuno dubiti più, tutti hanno delle certezze assolute, o perché le ricavano da se stessi, non si sa sulla base di che, o le ricavano da Internet, che è la cosa più idiota che si possa fare nella vita, perché Internet smentisce se stesso ogni 10 secondi. Quest'assurdità che stiamo vivendo è pericolosissima e ci fagociterà secondo me».
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