Attrice teatrale femminista, mezza ligure e mezza francese, Antonella Questa ha iniziato a studiare la “Pedagogia Nera” nel 2017, a partire dall’omonimo testo di Katharina Rutschky (Mimesis Edizioni). «Mi sono subito resa conto di quanto fosse importante far sapere, a una platea il più vasta possibile, dove affondassero le radici della nostra rabbia repressa, del nostro senso di inadeguatezza, del maltrattamento che riserviamo a persone più deboli di noi, spesso proprio ai bambini. Soprattutto far sapere anche che: I bambini cattivi non esistono, lo diventano».
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"I bambini cattivi non esistono". La lezione-spettacolo sulla Pedagogia nera di Antonella Questa
Nasce da qui, e assume come titolo proprio questa frase, la lezione spettacolo che Antonella Questa presenta al WeWorld festival 2025 (il 24 maggio). Un viaggio intenso e necessario, attraverso i metodi educativi violenti usati nei secoli scorsi per crescere i bambini come bravi adulti dediti all’obbedienza. E in cui i momenti di approfondimento sono alternati a estratti dello spettacolo Infanzia felice, una fiaba per adulti.
[caption id="attachment_2567295" align="aligncenter" width="682"] (Ufficio stampa WeWorld)[/caption]
"Per uno schiaffo non è mica mai morto nessuno". "Onora il padre e la madre". "Sei proprio un bambino cattivo". La Pedagogia Nera ha incoraggiato per secoli l’omertà familiare sulle violenze e le molestie a danno dei bambini, minimizzandone i traumi attraverso i “Ti sbagli”, “È per il tuo bene”, “Non è successo niente”.
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La consapevolezza degli adulti, per dare un'Infanzia felice ai figli
L'obiettivo di Questa è diffondere consapevolezza sugli effetti della pedagogia nera affinché gli adulti, ex bambini, possano liberarsi dalla “mala educazione” tramandata e assorbita nei secoli, interrompendone così la trasmissione alle future generazioni e restituendo loro una vera infanzia felice.