https://www.pupia.tv - Firenze - TURISMO. AFFITTI BREVI, CARAMANNA: CIN OTTIMA SOLUZIONE, ANNUNCI CALANO
Firenze, 23 mag. - Sugli affitti brevi "abbiamo avuto il coraggio di intervenire dopo tanti anni di confusione con il regolamento sul Cin, il codice identificativo nazionale, che dà indicazioni molto chiare, come il rispetto dei parametri per gli standard di sicurezza". Lo evidenzia il responsabile nazionale Fdi del Turismo e consigliere della ministra Daniela Santanché, Gianluca Caramanna, durante la tappa fiorentina di "Valorizzare l'Italia con il governo Meloni, i risultati di Fratelli d'Italia per il turismo". E il Cin, evidenzia, "oggi sta già aiutando il mercato a trovare un proprio equilibrio, come certifica il Sole 24 Ore: soltanto nel primo trimestre del 2025 sono diminuiti di circa l'11% gli annunci online. E questo perché stiamo cercando di combattere sia l'abusivismo che la concorrenza sleale". Detto questo, osserva, il Cin e le misure messe in campo fin qui sono "l'inizio di un percorso, come ha detto anche il presidente Meloni qualche giorno fa all'assemblea di Federalberghi". E' una norma, spiega, "che dovremmo valutare strada facendo. Vedremo quali risultati otterremo nell'arco di uno, due anni e poi, nel caso, se ci dovesse essere bisogno, tutti insieme ragioneremo sul da farsi". Detto questo però, fa quadrato, "al momento il Cin è un'ottima soluzione e i risultati fino ad oggi lo stanno dimostrando". Questo, a proposito delle misure messe in campo dal Comune di Firenze e dalla Regione Toscana su cui è in atto uno scontro politico con il centrodestra (tra polemiche e impugnazioni al Tar e alla Consulta), "l'abbiamo detto più volte sia alla sindaca Funaro che al presidente Giani", fa notare Caramanna che assicura: "Nessun pregiudizio sul lavorare insieme e ad avere idee condivise che mi sembra, e penso ai tavoli fatti anche qui, a Firenze, ci siano sempre state". E tuttavia le distanze restano siderali. Il punto, osserva Caramanna, è che "noi siamo contro ogni tipo di limitazione". Inoltre "non ci piace la parola overtourism, che credo sia un messaggio negativo che diamo all'estero". Serve, quindi, "un regolamento molto chiaro e stringente, soprattutto per coloro che fino ad oggi hanno lavorato in modo abusivo", visto che "la concorrenza sleale non fa bene a nessuno. E un libero mercato che, con regole chiare e certe, può aiutare tutto il turismo". (23.05.25)

#pupia