La protesta dei condizionatori in nidi e scuole dell’infanzia lunedì (14 luglio) è arrivata a Palazzo d’Accursio interrompendo il consiglio comunale. Una mamma di due bimbi alla scuola dell’infanzia, Jessica Recchia, nelle scorse settimane aveva lanciato una petizione su Change.org per chiedere all’amministrazione interventi urgenti sui sistemi di raffrescamento delle strutture per l’infanzia del Comune, petizione che ha raggiunto per ora le 15.500 firme e che chiede condizioni migliori non solo per i bambini, ma anche per il personale. Lunedì, quindi, un gruppo di genitori insieme a Sgb ha fatto irruzione in Aula. «Abbiamo ribadito — ha scritto ieri Sgb dopo la protesta — che la situazione in cui versano le scuole è disastrosa e disattende pienamente la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro». Sgb e genitori hanno puntato anche il dito contro gli «alberelli» di piazza del Nettuno voluti dal sindaco Matteo Lepore. «Abbiamo assistito a una pessima figura in merito ai denari da utilizzare per il raffrescamento delle scuole comunali (200mila euro) utili a climatizzare 70 locali su 450, mentre si spendono 128mila euro per 110 alberelli dentro a dei vasoni considerati decorativi, piazzati nel centro storico che si sarebbero invece potuti mettere direttamente a dimora nei nidi e nelle scuole in cui scarseggiano le zone d’ombra». La prima firmataria della petizione, Jessica Recchia, che qualche giorno fa con una lettera aperta aveva chiesto al Comune tutti i dati sulle «dimissioni» dei bimbi a causa del caldo estremo delle scorse settimane, è quindi intervenuta ribadendo che si tratta di salute e sicurezza dei bambini e dei lavoratori: «Se qualcuno si sente male in futuro, non esiteremo a fare denuncia». E Sgb promette: «Resta ferma l’intenzione di avviare lo stato d’agitazione del personale in previsione di una grande mobilitazione a settembre».