Rebecca Baby canta in topless dopo la molestia: «Resterò così finché non sarà normale»

IO DONNA 2025-07-31

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Sul palco non c’è stato spazio per il silenzio. Rebecca Baby, voce della rock band francese Lulu Van Trapp, si è esibita in topless durante il festival Le Cri de la Goutte, in Francia. Un gesto forte e improvviso, nato dopo essere stata palpeggiata mentre cantava tra il pubblico. La scelta di continuare lo spettacolo a seno scoperto è diventata una presa di posizione contro la violenza e le molestie, la censura e una certa idea di “normalità” ancora oggi sbilanciata sul corpo femminile.

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Rebecca Baby, la molestia nel pit durante il concerto
Rebecca Baby si trovava tra il pubblico, come spesso accade nelle sue esibizioni. Ma qualcosa è andato storto. «C'erano solo ragazzi super eccitati, mi hanno afferrata, uno di loro mi ha preso il braccio e non voleva lasciarmi andare. E poi, mentre avevo una mano che teneva il microfono e l'altra tenuta da questo ragazzo, un altro mi ha afferrato il seno. Un gesto assurdo, così veloce, disgustoso. Abbiamo fermato tutto» ha raccontato.

Una dinamica agghiacciante, accaduta in pochi secondi. «In oltre dieci anni di concerti, è la prima volta che mi succede una cosa simile. Mi sono già lanciata completamente nuda tra la folla e questo non è successo. La prova che non ha nulla a che fare con quello che indosso».

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«Trasformare la rabbia in vergogna altrui»
Quando è tornata sul palco, Rebecca Baby si è trovata davanti a una scelta. Lo ha spiegato in un post sui social, poi rimosso da Instagram: «O interrompo il concerto e tutti perdono, soprattutto io, oppure continuo. Oppure trasformo la mia aggressività nella sua vergogna, nella nostra forza. Oppure cambiamo la narrazione».

Spinta dall’istinto, si è tolta la maglietta ed è rimasta in topless per tutta l’esibizione. «Tremo, galleggio, ma l'istinto di alzarmi in piedi e di mettere questo atto sotto i riflettori è più forte di qualsiasi cosa. Il mio coraggio, la sua vergogna».

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Rebecca Baby: «Resterò così finché non sarà normale»
Così, Rebecca Baby ha voluto mandare un messaggio chiarissimo: il corpo di una donna non è automaticamente sessualizzato. «Guarderete il mio seno fino alla fine del concerto, dopo un po’ vedrete che non vi ricorderà più il sesso e sarà fantastico».

E ancora: «Resterò in topless finché non sarà normale. Finché il vostro cervello non si abituerà al fatto che non è sessuale». Alcune spettatrici, nelle prime file, si sono spogliate in solidarietà. Una di loro è stata invitata a rivestirsi dalla sicurezza per timore che potesse essere a sua volta aggredita.

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Un messaggio anche per il mondo della musica
Rebecca ha ringraziato lo staff del festival per l’aiuto nel farla uscire da quella che ha definito «una fossa degli inferi». Ma non ha risparmiato critiche al contesto più ampio. «Dobbiamo impegnarci per garantire che anche i pit e il mondo del rock in generale siano sicuri. Siamo molto indietro su questo tema, anche se fondamentalmente rappresentiamo una musica liberatoria». La cantante ha promesso che l’attenzione alla sicurezza sarà una priorità durante i prossimi concerti della band.

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I Lulu Van Trapp, band francese nata con l’intento di rompere i codici del rock tradizionale, hanno dichiarato: «Facciamo una musica di liberazione». Ma anche loro ammettono che il settore è in ritardo. Le aggressioni sessuali nei festival non sono un’eccezione: secondo un’indagine di Safer, il 75% delle donne le considera ancora frequenti. Rebecca Baby chiude con un auspicio: «Che questo gesto sia un impulso per formare i team di sicurezza e proteggere artisti e pubblico».

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